Cura per Epicondilite: cosa fare per risolvere il dolore al gomito?

Luglio 3, 2020 by antonella20
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Se stai cercando una cura per epicondilite, in questo articolo consigliamo le terapie più attuali che ti liberano da infiammazione e dolore.

Riceviamo tante domande ogni giorno sulla cura per epicondilite, un’infiammazione dolorosa e invalidante, spesso associata a movimenti ripetitivi e ad attività che richiedono sforzi, o anche a posture statiche protratte per molte ore durante il giorno.

Non trascurare l’epicondilite perché può diventare facilmente cronica, per la particolare natura dei tendini del gomito, una condizione poi più difficile da trattare. Una volta innescatosi il processo infiammatorio, bisogna agire fin dai primi sintomi.

L’epicondilite è un’infiammazione dolorosa

Per epicondilite si intende l’infiammazione dei tendini e dei muscoli dell’avambraccio che si inseriscono sull’epicondilo laterale, ossia sulla parte esterna del gomito (quella sporgenza visibile all’altezza dell’omero).

L’infiammazione provoca dolori al gomito anche solo alla semplice palpazione. Dolori che possono essere più o meno intensi a seconda della fase e della gravità dell’infiammazione.

Quando diventa doloroso anche solo impugnare e manovrare un qualsiasi oggetto, oppure fare quei movimenti più elementari cui siamo abituati, questo è il segnale che bisogna intervenire con una diagnosi e con una cura per epicondilite.

Epicondilite laterale, la forma più comune

A seconda della zona colpita dal processo infiammatorio distinguiamo in epicondilite laterale, posteriore e mediale.

L’epicondilite laterale è la forma più comune che interessa appunto l’area laterale esterna del gomito, dove si trova l’epicondilo laterale e da dove partono i muscoli estensori del polso.

In presenza di infiammazione dei tendini e dei muscoli, il dolore e il gonfiore si concentrano in questa parte esterna del gomito e lungo l’avambraccio fino a polso e mani.


Come capire che si tratta di epicondilite?

I sintomi per riconoscere l’epicondilite sono piuttosto evidenti e fra questi:

  • dolore sulla parte esterna del gomito che interessa tutto l’avambraccio fino al polso, mano e dita
  • scossa e/o formicolii (per irritazione dei nervi vicino ai tendini infiammati)
  • tensione muscolare dell’avambraccio
  • rigidità nei movimenti
  • presa debole
  • gonfiore.

Prima di considerare qualsiasi cura per epicondilite, lo specialista vorrà accertarne le cause con una diagnosi chiara e approfondita che escluda altri disturbi o patologie.

Con un primo esame clinico valuterà sintomi, i punti di origine del dolore, abitudini, stile di vita ed eventi traumatici, considerando alcuni fattori:

  • se i dolori compaiono solo durante le attività che richiedono sforzo fisico
  • se il dolore è persistente
  • se ci sono alterazioni plastiche / calcificazioni.

 

Quali esami fare per epicondilite?

Al fine di trovare la migliore cura per epicondilite, malgrado la presenza di sintomi inequivocabili, oltre all’esame clinico possono essere necessari altri approfondimenti in caso di sospette calcificazioni o alterazioni dell’articolazione o per escludere problemi di altro tipo (come per esempio disturbi della cervicale).

Gli esami di approfondimento sono:

  • Radiografia ed Ecografia
  • Raggi X se si sospetta artrosi, artrite al gomito o calcificazioni tendinee
  • Risonanza magnetica cervicale se si sospetta l’ernia del disco
  • Elettromiografia (EMG) per indagare eventuali compressioni nervose.

 

Perché viene l’Epicondilite? Quali sono le cause

Le cause dell’epicondilite possono essere diverse.

Predisposizione genetica

In alcuni casi si tratta di predisposizione genetica: ad esempio quando i legamenti – soggetti a una maggiore elasticità rispetto alla norma – non riescono a mantenere salda l’articolazione.

Sforzi eccessivi, movimenti e attività ripetitive (sovraccarico)

Poi sicuramente una condizione del genere viene peggiorata da quelle cause più comuni dell’infiammazione:

  • movimenti che richiedono sforzi eccessivi o protratti a lungo con sovraccarico sui muscoli
  • attività ripetitive con strumenti di lavoro o per lo sport
  • mantenimento di posizioni per molte ore durante il giorno.

Rigidità di spalle, collo e polso

Fra le cause da valutare ci sono poi le eventuali rigidità di spalle, collo e polso: 

  • rigidità articolare del polso
  • rigidità di spalle e collo che possono alterare la meccanica (far lavorare male il gomito) e causare l’epicondilite
  • problemi alla cervicale: anche le rigidità del tratto cervicale può alterare i movimenti del braccio provocando l’infiammazione.

In pratica, la rigidità del polso, delle spalle e del collo possono modificare i movimenti del braccio provocando un involontario sovraccarico al gomito.

Altre importanti cause da valutare sono:

  • problemi intrarticolari
  • debolezza muscolare e dei legamenti
  • problemi cartilaginei
  • nervi infiammati
  • problemi tendinei che in presenza di movimenti ripetuti più volte sviluppano sovrautilizzo, gesti ripetuti come battere al pc, sollevamenti, ecc.

Epicondilite che non passa (quando il dolore diventa cronico)

La ricerca della cura per epicondilite può diventare più elaborata quando si entra nella fase cronica. Ecco perché è molto importante non sottovalutare il problema e intervenire in tempo. 

Purtroppo non sono pochi i casi di persone che – trascurando il disturbo – finiscono per subire le conseguenze della cronicizzazione facilitata anche dalla stessa “natura” dei tendini.

I tendini del gomito sono particolarmente sensibili e poco irrorati, e possono andare facilmente incontro a degenerazione cronica. Infatti la zona in cui il tendine si inserisce nell’osso è poco vascolarizzata. 

Ecco perché l’infiammazione e il dolore che ne deriva persistono in modo ostinato. E a risentire di queste condizioni sono anche i muscoli che partono dall’epicondilo (dal gomito) per estendere il polso, che si infiammano a loro volta.


Cura per epicondilite: accorgimenti, terapie e trattamenti fase per fase

  • Interrompi le attività ed evita sforzi

    Sospendi le attività che richiedono sforzi e/o movimenti ripetitivi che coinvolgono i muscoli dell’avambraccio.

  • Terapia Farmacologica Antinfiammatoria

    In fase acuta il dolore arriva a essere anche molto intenso, tale da richiedere rimedi antinfiammatori, o anche creme e applicazioni con ghiaccio (per il dolore muscolare).

  • Trattamenti Medici Strumentali per ridurre dolore e infiammazione

    La cura per epicondilite passa per i trattamenti strumentali che lo specialista consiglia a seconda del grado di dolore.

    Con i raggi elettromagnetici della Laserterapia antinfiammatoria si agisce direttamente sulla zona interessata per ridurre dolore e infiammazione, aumentando il drenaggio linfatico.

    Con le Onde d’urto si interviene perlopiù nelle forme croniche, in presenza di calcificazioni tendinee. Grazie all’azione delle onde aumenta l’attività metabolica dei tessuti interessati.

    Con la Tecarterapia attraverso la carica elettrica che genera calore dall’interno si vanno a rigenerare le cellule “danneggiate” per una guarigione più rapida dal dolore e dall’infiammazione.

  • Infiltrazione Locale Cortisonica

Nei casi in cui il dolore persista anche dopo i vari trattamenti lo specialista può ritenere opportune un numero predefinito di infiltrazioni locali con cortisonici.

  • Terapia Manuale Riabilitativa (esercizi, stretching, massaggi)

    In questa fase si passa agli esercizi riabilitativi guidati dal fisioterapista con l’obiettivo di rinforzare i muscoli dell’avambraccio con esercizi mirati, movimenti di rotazione, massaggi, stretching.

  • Applicazione di Taping Neuromuscolare

    Dopo la seduta si può proseguire la terapia anche a casa con la Kinesio Taping ovvero l’applicazione di “cerotti” o bende adesive – in cotone elastico – che grazie alla loro proprietà meccanica sono capaci di fare una sorta di massaggio sulla parte interessata. Funzionano per diverse ore, resistendo anche all’acqua.

Cura per epicondilite | Fisiolab Riabilitazione

Ma il riposo deve essere proprio assoluto?

Se da un lato è ovvia la necessità di mettere il gomito a riposo, dall’altra il riposo assoluto non deve essere protratto a lungo.

Considerando quanto detto a proposito della scarsa vascolarizzazione delle zona tendinea, l’inattività diminuisce l’afflusso di sangue rallentando la guarigione.

Passata la fase acuta del dolore da infiammazione, e intrapresa una cura per epicondilite appropriata, è consigliabile fare esercizi rieducativi (punto 5. Terapia Riabilitativa).

Contattaci se vuoi farci qualsiasi domanda o richiesta di aiuto. Ti risponderemo rapidamente.


20 comments

  • Francesco

    Maggio 26, 2021 at 8:05 pm

    Buonasera,
    mi è stata diagnosticata un epicondilite.
    Presso un centro di fisioterapia mi è stata praticata l’ipertermia sulla zona interessata.

    Visti i risultati inizio a credere che l’ipertermia non sia stato il giusto trattamento.

    Quanto si ritiene efficace l’ipertermia per il trattamento dell’epicondilite? Leggendo su internet mi sembra di capire che laser e tecar sono i più diffusi
    Grazie

    Reply

    • antonella

      Maggio 27, 2021 at 10:06 am

      Gentilissimo,

      per il trattamento dell’epicondilite, inizialmente si valuta il grado dell’infiammazione ed è seguito dal riposo dell’arto. In seguito, utilizziamo trattamenti come: onde d’urto, laser, tecar che andranno a ridurre il dolore e l’infiammazione che è causato da una rigidità dei tendini. A supporto della terapia strumentale, consigliamo l’utilizzo di un tutore per l’epicondilite.

      Saluti

      Reply

      • Alessandro

        Novembre 5, 2022 at 3:01 pm

        Buongiorno. Mi può consigliare un ottimo tutore da utilizzare mentre si fa sport per evitare che ritorni una epicondilite passata da qualche mese? Online se ne trovano decine ma è difficile capire se sono prodotti validi o no. Grazie

        Reply

        • Claudio g

          Dicembre 20, 2022 at 7:20 am

          Ciao buongiorno sono giorni che la notte non so come mettere il braccio é fa male al estremità del gomito un consiglio tecnico per evitare spese inutili vi ringrazio in anticipo

          Reply

          • Anonimo

            Luglio 22, 2024 at 7:02 pm

            Soffro di una fastidiosa epicondilite da poco più di due mesi. Dopo l’iniziale trattamento con Voltaren a dosaggio lento, 1 compressa al giorno, a seguito del quale si era attenuata la fase acuta, la scomoda presenza ha ripreso a disturbarmi per cui mi sono sottoposto ad una serie di 8 sedute di ultrasuoni, terminate la scorsa settimana. Il dolore è diminuito ma devo evitare di dare la mano

  • Paternostro

    Giugno 30, 2021 at 5:41 am

    Buongiorno

    Risiedo a Zurigo, in Svizzera Mi é stata diagnosticata un’ epicondilite con rottura parziale DD (ca. 30%). Mi é stata proposta un trattamento nuovo consistente nel prelevare il mio sangue, centrifugarlo in un macchinario speciale e riniettarlo direttamente nel tendine malato. Cosa sa dirmi di questo tipo di trattamento? Secondo la mia dottoressa dovrebbe stimolare la rigenerazione delle fibre del tendine.
    Grazie per la risposta.

    Reply

  • carlo nelli

    Agosto 31, 2021 at 9:05 am

    buon giorno quale antiinfiammatori usare per questo dolore al gomito che non passa?grazie

    Reply

    • antonella

      Novembre 15, 2021 at 5:22 pm

      Buonasera, mi dispiace risponderlo solo ora. Dovrebbe essere più specifico. Ha effettuato delle viste, ha fatto diagnosi strumentale, terapia??

      Reply

      • D Oria Laura

        Gennaio 28, 2023 at 8:14 pm

        Buonasera, a seguito di un epicondilite curata con antinfiammatori e 8 sedute di tecar, ho sentito parlare anche di laser per ridurre l ‘ infiammazione. Può essere efficace? Grazie in anticipo.

        Reply

    • Giorgio

      Novembre 16, 2023 at 6:36 am

      Mi è stata diagnosticata ipercondilite al gomito sinistro .vanno bene gladio in miscela di acqua.??

      Reply

  • MARS

    Settembre 16, 2021 at 5:15 pm

    Buonasera ho un epicondilite, dopo cure antinfiammatorie,ghiaccio e riposo non è andata via, l’ ortopedico mi ha prescritto 10 onde d’urto,un tutore e dei cerotti da applicare ogni 12 ore sulla parte interessata. Mi ha detto che se non migliora bisogna fare infiltrazioni,che a parer suo sono migliori e risolvibili. A questo punto non è meglio fare direttamente infiltrazioni e risolvere evitando di spendere soldi e tempo in trattamenti poco efficaci? Grazie della sua attenzione le auguro una buona serata

    Reply

    • antonella

      Novembre 15, 2021 at 5:34 pm

      Buonasera, ha effettuato il trattamento d onde d’urto?? Che tipo di onde d’urto le hanno fatto?

      Reply

  • Giuseppe Rizzo

    Ottobre 5, 2021 at 1:30 pm

    Ciao, le onde d’urto sono efficaci anche se non sono presenti calcificazioni?

    Reply

    • antonella

      Novembre 15, 2021 at 5:37 pm

      buonasera, si certamente!

      Reply

  • Lucia

    Novembre 15, 2021 at 2:22 pm

    Salve, ho una epicondilite bilaterale esterna ed interna. Ne soffro dal 2014, anche se inizialmente è partita dal gomito dx, poi è passata al sx a causa della frattura del polso dx, che mi ha costretta ad usura il braccio dx per ogni cosa. Ho provato di tutto. Tecarterapia, onde d’urto e per finire infiltrazioni di cortisone. Sto bene x due mesi e dopo il dolore riprende. Ho fatto rx ,che mi hanno confermato la presenza di calcificazioni. Vorrei trovare una soluzione definitiva che mi aiuti. È veramente invalidante.

    Reply

    • Alessandro Rossini

      Gennaio 6, 2022 at 12:09 am

      Buonasera per Epicondilite che esercizi mi può consigliare dopo un periodo di riposo e con che frequenza. Grazie in anticipo

      Reply

      • antonella

        Febbraio 23, 2022 at 8:19 am

        Salve,

        ha provato a fare teca o onde d’urto?? Ha provato a mettere il tutore?

        Reply

  • Memo

    Marzo 9, 2022 at 7:06 pm

    Buonasera, soffro di epicondilite al gomito detro da più di 2 anni,all inizio non gli ho dato molto peso ma poi mi sono dovuto fermare, la prima volta per 2 settimane dove ho fatto laser e tecar ma nulla,poi ho fatto un ciclo di onde d urto ma nemmeno quello ha portato miglioramenti. Tramite un fisiatra ho fatto ma mesoterapia (iniezioni di antidolorifici e antinfiammatori) e questo è durato circa 3 mesi e ora sono tornato col dolore.
    L infiltrazioni di cortisone L ho fatta come prima cosa e con quelle sono stato bene per circa 6 mesi.
    Ora riposo fare l infiltrazioni di cortisone?
    Quante ne posso fare?
    È stata L unica cosa che mi ha fatto bene per lungo tempo.
    Grazie

    Reply

  • Giorgio

    Gennaio 14, 2023 at 11:24 am

    Buongiorno ho fatto un’ecografia al muscolo tendinea, il referto è: a livello del tendine si riconosce la presenza di un’area ipoecogena profonda caratterizzata dalla perdita dell’aspetto fibrillare ipoecogeno normale del tendine. Reperti compatibili con epicondilite.
    Ho iniziato a fare delle sedute di Tecar ma il dolore non passa, continuo o faccio una iniezione di acido ialuronico?

    Reply

  • Andrea

    Aprile 4, 2023 at 10:45 am

    Salve, soffro di epicondilite bilaterale da circa mesi due, sono andato dall’ortopedico, il quale mi ha applicato un’infiltrazione di cortisone, non risolutiva, poi mi ha prescritto laser e eventualmente ozono terapia, ho fatto 10 sedute di laser con un leggerissimo giovamento, si sente di consigliarmi l’ozono terapia? È statisticamente risolutiva per questa condizione? Grazie

    Reply

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