Riabilitazione Isocinetica per il recupero motorio post trauma, patologie e interventi chirurgici
Se ti stai chiedendo come funziona la riabilitazione isocinetica, a chi si rivolge e come può aiutare il recupero motorio, in questo articolo trovi le informazioni basilari per comprenderne il meccanismo.
L’isocinetica è un metodo fisioterapico che utilizziamo allo Studio FisioLab Riabilitazione a Rocca di Neto, per l’allenamento finalizzato al recupero della capacità motoria e funzionale in quei pazienti che hanno subito traumi, conseguenze derivate da patologie, interventi chirurgici.
A causa di queste condizioni, infatti, si può andare incontro alla perdita della mobilità, della forza e della resistenza. Con un test iniziale e con un programma di riabilitazione isocinetica possiamo recuperare la funzionalità muscolo articolare e la coordinazione di spalla, gomito, schiena, ginocchio, anca, caviglia.
Indice
Cos’è l’isocinetica
Questa metodica per l’allenamento, la riabilitazione e la valutazione funzionale arriva dagli Stati Uniti, dove vede la luce nei lontani anni ‘70.
È qui, infatti, che nascono i primi macchinari per l’isocinetica che permettono di valutare e trattare le condizioni osteo-muscolari che possono insorgere nel post operatorio e/o nel post trauma, sia in pazienti sportivi che non.
Il macchinario computerizzato è composto da dinamometro, idraulico o elettromagnetico, computer per rilevazione dei dati e terminali collegati al dinamometro per allenare le varie articolazioni.
Attraverso dei meccanismi appositi, la macchina misura le variazioni dei movimenti e la forza espressa da un arto durante il movimento, permettendo un allenamento e un lavoro muscolare controllato.
Come si svolge l’esercizio isocinetico?
L’esercizio nella riabilitazione isocinetica è un lavoro muscolare a velocità angolare e costante lungo tutto l’arco di movimento, con l’ausilio di questa macchina che oppone una resistenza proporzionata allo sforzo muscolare.
Il meccanismo di controllo della macchina isocinetica fissa la velocità del movimento compiuto dall’arto entro limiti determinati e prestabiliti. Non può essere, quindi, aumentata dall’arto in movimento: raggiunta la velocità impostata, infatti, la macchina è in grado di assorbire la forza applicata in eccesso.
In questo modo, il muscolo può contrarsi al massimo delle sue capacità. Attraverso l’esercizio isocinetico possiamo muovere l’articolazione con la massima potenza per ottenere un rinforzo muscolare rapido, lavorando al proprio carico massimale con il minimo sforzo e con la giusta resistenza.
Chi può usufruire della riabilitazione isocinetica
L’esercizio isocinetico diventa essenziale nella riabilitazione sportiva e ortopedica, insieme alle altre metodiche di rinforzo muscolare.
In ambito sportivo e ortopedico può usufruire della riabilitazione isocinetica il paziente le cui funzionalità sono state compromesse da traumi, incidenti, patologie od operazioni chirurgiche (per esempio, l’intervento al legamento crociato anteriore, al tendine d’achille o alla cuffia dei rotatori della spalla).
L’allenamento isocinetico finalizzato alla riabilitazione è indicato in presenza di dolore acuto, proprio perché permette di compiere movimenti senza provare dolore e senza rischi per l’articolazione o la muscolatura danneggiata, che viene così allenata entro un ampio range di movimento (ROM) al massimo della forza.
Il Test Isocinetico
Come premesso, il macchinario per l’isocinetica è connesso a un computer che registra e monitora la performance muscolare del paziente attraverso parametri quali il grado di forza, lavoro e potenza muscolare. In questo modo, sulla base delle evidenze registrate – grafici e dati – è possibile pianificare un programma di allenamento/riabilitazione personalizzato finalizzato al recupero motorio.
Attraverso il test isocinetico possiamo impostare un programma di recupero e monitorare le evoluzioni e i miglioramenti delle funzionalità muscolo articolari, una volta terminato il ciclo riabilitativo. Quindi, decidere se continuare o meno con la riabilitazione.
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Laureato in Fisioterapia e Scienze motorie presso L’Università Magna Graecia di Catanzaro